Volete degustare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP in purezza?

Ecco alcuni preziosi consigli che vi permetteranno di apprezzare il suo bouquet aromatico.

Cosa vi serve? 

  • Calice di vetro
  • Cucchiaino in porcellana
  • Una fonte di luce, come una torcia o una candela

Come procedere? 

Analisi visiva.

Il gusto passa anche dagli occhi. Lasciatevi incantare dai riflessi brillanti dell’oro nero di Modena. Versate l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP nel vostro calice. Fate ruotare lo stelo per far aderire il prodotto al vetro delle pareti. In questo modo potete notarne la densità. Più il velo che si deposita è corposo e persistente, più denso sarà il vostro Aceto Balsamico. Potete aiutarvi con una candela o una torcia per osservare l’aceto in controluce e coglierne la limpidezza. Il bruno scuro è l’unico colore concesso. Parola del disciplinare. 


Analisi olfattiva.

È il momento di scoprire la complessità e l’equilibrio del vostro Aceto Balsamico di Modena. Prendete il calice in una mano e tappate l’imboccatura con l’altra in modo che gli aromi sprigionati dal calore rimangano all’interno. Dopo un minuto circa inspirate il contenuto alcune volte. L’odore deve essere forte e persistente, caratterizzato da un contrappunto acidulo. Fate attenzione non sappia di muffa o rancido. 


Analisi gustativa. 

Infine, l’appuntamento più atteso. L’incontro tra l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e il suo palcoscenico d’eccezione: il palato. Mettete alcune gocce su un cucchiaino in ceramica bianca. A differenza di altri materiali come il metallo, la ceramica non intacca le caratteristiche organolettiche del prodotto. Portate l’aceto alla bocca e distribuitelo con la lingua lungo tutto il palato. Cercate di coglierne la sciropposità, i sapori, le sfumature legnose.