Aceto Balsamico Tradizionale Di Modena D.O.P. 1970

100ml

 180,00

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Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP 1970 invecchiato oltre 50 anni, ottenuto da mosto cotto a fuoco diretto in vaso aperto di uve tipiche modenesi. L’acetificazione avviene lentamente nel corso dei decenni, grazie alla naturale fermentazione e concentrazione in botticelle di legni pregiati, dove sviluppa proprietà aromatiche uniche. L’Aceto Balsamico Delizia Estense 1970 è in edizione limitata ed è prodotto da materie prime di altissima qualità, senza additivi, seguendo metodi tradizionali 100% biologici. Presentato in un pregiato cofanetto in legno, è un’idea regalo perfetta per portare in tavola eccellenza e tradizione.
  • Senza additivi o conservanti
  • Naturalmente senza glutine
  • 100% italiano
  • Da agricoltura biologica
  • Tappo dosatore
  • Cofanetto regalo

Risotto all'Aceto Balsamico di Modena.

Volete preparare un saporito risotto all’Aceto Balsamico di Modena?

Ecco quello che vi serve:

  • 320 gr. di riso Carnaroli
  • 1 lt. di brodo vegetale
  • 1 scalogno
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 5 cucchiai di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Capsula Bianca Delizia Estense
  • 50 gr di burro
  • 100 gr. di Parmigiano Reggiano 36 mesi
  • Olio Extravergine di Oliva

Mettete sul fuoco un tegame con lo scalogno tagliato a fettine sottili e fate soffriggere con un goccio di Olio. Aggiungete il riso e fatelo tostare. Poi, sfumate il tutto con il vino bianco.
Dopo qualche minuto, versate il brodo vegetale bollente e continuate la cottura a fuoco lento. Non appena il riso sarà pronto, mantecate bene con burro e Parmigiano. Impiattate il risotto e, prima di servire, completate il piatto con l’Aceto Balsamico e alcune scaglie di Parmigiano Reggiano.

NATURALE DALLA VIGNA ALLA TAVOLA

Il processo produttivo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Delizia Estense è completamente naturale e fedele ai disciplinari: basti pensare che per ottenere un solo decilitro del prezioso condimento sono necessari 100 chili di uva e almeno 5 anni. Dopo la vendemmia e la pigiatura “soffice” dei grappoli, il mosto viene concentrato mediante cottura a fuoco lento, fino al raggiungimento della percentuale zuccherina ottimale. Dopo una prima decantazione in contenitori di vetro per avviare la fermentazione, il mosto viene immesso in botti di castagno o rovere per circa due anni, trascorsi i quali inizia il suo percorso in botti di essenze diverse via via più piccole, fino alla spillatura finale.